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lunedì 9 febbraio 2015

Taralli 'Nzogna e pepe

Oggi vi voglio parlare di un tarallo buonissimo napoletano, un tempo era cibo da strada, almeno io cosi lo consideravo 
Per i napoletani un tempo era un classico, fare 4 passi sul lungomare di via Caracciolo, comprare birra e taralli  c 'Nzogna e pepe e sgranocchiarli seduti   sui muretti e sul corrimano.







Oggi quest'usanza è quasi scomparsa e con essa anche i venditori di taralli, quando li compro spesso li trovo asciutti e al posto delle mandorle mettono le nocciole, sono buoni ugualmente, ma non è di sicuro la stessa cosa.

Allora proviamo a farli in casa, prima vi dovete procurare la sugna, altrimenti sostituitelo con olio o burro, ma vi dico fin d'ora che il gusto cambia.


Taralli 'Nzogna e pepe 


Ingredienti:

500 g di farina 00
250 di sugna
200 g di mandorle sgusciate 
sale. pepe
1 lievito di birra

procedimento:

in una ciotola mettiamo 100 g di farina, un cubetto di lievito di birra e formiamo una morbida pastella con l'ausilio di mezzo bicchiere d'acqua calda.
Lasciamo riposare copriamo con una pellicola da cucina  per circa  2 ore  in un luogo asciutto.



Nel frattempo mettiamo 150 g di mandorle in forno, (le altre servono per la decorazione) e lasciamole tostare per qualche minuto, dopodiché le lasciamo  li a raffreddare .
Tritiamo le mandorle che abbiamo tostato e versiamole in una ciotola con tutti gli ingredienti, impastiamo energicamente, spostiamo l'impasto su una spianatoia, iniziamo a formare tanti bastoncini 1 centimetro, poi ne prendiamo 2 e li intrecciamo chiudiamo e poniamo su ogni tarallo 3 o 4 mandorle che bagneremo in acqua per qualche minuto.



Poniamo i taralli su carta da forno, copriamo e lasciamoli lievitare per 2 ore, prima di infornarli bagnate leggermente la superficie,  cuociamoli in forno preriscaldato  a 175° per 30',  facendo attenzione a non farli bruciare.




martedì 1 luglio 2014

Pane e .... fantasia

Partendo da lievito Madre

In una ciotola mettiamo un pezzetto di pasta pane che andremo a rinnovarla ogni giorno o a giorni alterni 
fino a che non la useremo per i nostri impasti.

Per rinnovarla basta un po' d'acqua e qualche cucchiaio di farina, 
otterremo una cremina morbida e liscia che lasciamo riposare,
a secondo della temperatura, ovviamente se fa freddo occorre più tempo.





Quando il lievito a raddoppiato all'incirca suo volume , procediamo con l'impasto.
Per 500 g di lievito madre aggiungo all'incirca 2 kg di farina, un pugno di sale fino  e acqua q b.




Le  varianti
Se usiamo al posto dell'acqua della birra avremo un pane ambrato.
oppure possiamo aggiungere qualche patata lessa ed otterremo un pane più soffice e alto.

Impastiamo accuratamente e formiamo delle pagnottelle o filoni, io preferisco questi ultimi, che sistemo in un piatto con carta forno

in questo modo i filoni crescono e non si attaccano, copriamoli con un canovaccio pulito e se è inverno asciutto se fa troppo caldo lo inumidiamo leggermente.
Quando i filoncini sono raddoppiati di volume inforniamoli a 175° per 30'.


Con lo stesso procedimento possiamo fare le frese 

possiamo sbizzarrirci aggiungendo olive, noci, semi vari, 
io mi sono divertita preparando il pane di 2 colori
con il pesto.

Semplicissimo da fare, basta prendere un filone dividerlo a meta, 
ad uno aggiungiamo il pesto, l'altro pezzo lo stendiamo e sistemiamo il mezzo filoncino al pesto al centro.